Linaro

Il nome Linaro deriva dal latino e significa terra che produce lino. Linaro è una delle più antiche località della valle del Borello e del comune di Mercato Saraceno. Linaro è una località che ha fascino e propri ritmi di vita, abitanti ricchi di civiltà e socialità, ma ha anche storia e cultura. Il Castello di Linaro (Castrum Linarii) è documentato storicamente sin dal 1021 e esistono ancor oggi tratti e rovine della cinta arenaria, sul versante nord e ruderi di un torrione difensivo a pianta circolare. Sono ancora visibili, sui due lati, le aperture di passaggi sotterranei, con funzione di uscite protette e segrete, che sono state solo parzialmente ispezionate e si pensa ad una loro valorizzazione futura. Linaro fu teatro di un terribile fatto di sangue avvenuto all'interno del castello nel 1586. Il soldato di ventura Baldazzo Baldazzi di Cesena e una masnada di suoi compagni, la notte del 24 giugno scalarono le mura della rocca e sorpresero il conte Orazio Aguselli con la sua famiglia. Pare che Baldazzi volesse vendicare il padre, ucciso tempo prima dal signorotto. Prima lo costrinse ad assistere alla morte del figlioletto Antonio, trapassato da parte a parte, poi gli diede identica sorte. Papa Sisto V perseguitò gli assassini finchè non furono catturati e giustiziati, nello stesso modo e nello stesso luogo del loro delitto. Linaro fu espugnato, nel 1502, dal duca Valentino, dopo l'assedio di Forlì. Ritornò quindi sotto al papato fino al risorgimento quando la popolazione si distinse per l'adesione all'azione mazziniana.